Il restauro tra Rinascimento e Illuminismo
In questo periodo si assiste ad un recupero delle antichità classiche, l'uomo vuole porsi al centro dell'universo, al posto di Dio, divinizzando in alcuni casi la propria persona! (Umanesimo rinascimentale)
Vi è un ritorno alle arti, in particolare a quelle maggiori (pittura, scultura, architettura), si sviluppa in maniera esponenziale la trattatistica, sostituita poi nel Settecento dall'enciclopedia.
Alcuni trattati rinascimentali che si occupano di restauro:
Egli nel decimo libro tratta di come restaurare un edificio. Bisognava intervenire sugli edifici preesistenti poichè essi potevano presentare dei difetti intrinsechi (errori di progettazione, sito non appropriato) ed estrinsechi (distruzioni per terremoti, guerre).
Frontespizio del Libro X del trattato di Alberti
- Trattato di Architettura di Antonio di Pietro Averlino detto il Filarete
Egli conia un nuovo vocabolo Malato Domo, ossia quell'architettura che presentava problemi di salute. Filarete paragonò l'edificio ad una persona malata, così come il medico aveva il dovere di curare codesta, anche l'architetto aveva il compito di capire la causa del male e cercare di porre rimedio.
(Il trattato è famoso poichè è stato dedicato dall'autore a Francesco Sforza e perchè qui è teorizzata la costruzione di una nuova città ideale, Sforzinda)
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